Soluzioni tailor made per il fine linea tra automazione e sostenibilità

Nata nel 2005 all’interno del comprensorio ceramico, Saba Automation srl ha presto ampliato i suoi orizzonti verso tutti i principali mercati di riferimento, dall’alimentare, al chimico, dalla carta al tissue, guardando in generale al mondo consumer. L’azienda è ormai da tempo in grado di esportare in tutto il mondo linee complete, tailor made, disegnate al proprio interno in stretta collaborazione con il cliente e con un grande plus: un software proprietario interamente pensato per soddisfare le soluzioni del fine linea. Ne parla Alessandro Pollini, Sales Director in Saba Automation srl.
“Guardando al nostro principale ambito di attività, il fine linea, ci occupiamo in particolare di pallettizzazione”, esordisce Pollini. “Prendiamo in carico i prodotti all'uscita della confezionatrice, gestendo tutta la movimentazione inclusa la pallettizzazione automatica, l’etichettatura, il peso e quanto necessario per spedire la merce verso il magazzino”.
Da sottolineare che Saba Automation gestisce internamente, la parte meccanica, l’assemblaggio e lo sviluppo software mentre l’automazione robotizzata è realizzata in qualità di official system partner di importanti brand della robotica industriale.
“Il design delle linee viene realizzato sulla base dei requisiti del cliente a cui dedichiamo un servizio personalizzato chiavi in mano dove la customizzazione è al primo posto.” Prosegue Pollini “La nostra peculiarità è lo sviluppo di un software dedicato alle nostre linee e disegnato sui sistemi di pallettizzazione. Abbiamo poi iniziato a integrare anche la robotica in linea costruendo progetti in qualità di system integrator prima di Comau e oggi di KUKA di cui siamo official dealer usando antropomorfi per il 90% delle nostre integrazioni.”
Passando poi ai mercati, Alessandro Pollini prosegue: “tra le principali traiettorie di Saba ci sono il food e la carta. Nel primo caso, escludiamo le zone bianche per dedicarci a linee di confezionamento e magazzino con la capacità di pallettizzare vari prodotti, dalla formatura della scatola, al riempimento, al fine linea. Tra i casi più recenti, linee per il pane e frutta secca, segmento in cui abbiamo lavorato con Noberasco, Melandri Gaudenzio, ecc. C’è poi la carta, con i principali player italiani ed internazionali, per cui ci siamo specializzati nella costruzione di sistemi di pallettizzazione per il settore che attualmente copre il 50-60% del nostro fatturato.”
Dai mercati alla presenza a Ipack Ima 2025 il passo è breve, visto il ruolo di vetrina che una fiera internazionale può svolgere.
“Daremo spazio ai nostri impianti legati all’ industria 4.0/5.0 su cui abbiamo un’esperienza più che decennale di integrazione in macchina con interfacciamento verso i più moderni gestionali”, prosegue il Sales Director. “La caratteristica di Saba Automation è la customizzazione di impianti su misura dove si esce dalle logiche standardizzate per focalizzarsi sui requisiti del cliente. In fiera, una grande video-wall proporrà le nostre case history di maggiore successo, senza dimenticare le demo software che caratterizzano le nostre linee, isole robotizzate e cartesiane, rendendoci unici nel panorama dei competitor. Abbiamo grandi aspettative sul bacino internazionale che incontreremo in fiera, che unito alla trasversalità di IPACK-IMA ci permetterà un consolidamento sui nostri segmenti ma anche l’accesso a nuove opportunità grazie anche alla presenza di grandi gruppi, altro target di mercato.”
Uno sguardo va infine alle nuove soluzioni tecnologiche, dove tra le novità spiccano automazione e sostenibilità, tema molto attuale in tutti i settori.
“Stiamo lavorando sui sistemi di pallettizzazione adattate a certe categorie di prodotto dove stanno scomparendo intere modalità di gestione del fine linea. Pensiamo all’avvolgimento con film plastico, necessario per garantire la piena protezione ad un prodotto idrofilo come la carta. I criteri di sostenibilità della filiera stanno portando alla ricerca di nuove soluzioni plastic-free che riducano il materiale e il packaging utilizzato nel confezionamento secondario e terziario. Spesso, infatti, scatola e sacco vengono eliminati e la pallettizzazione avviene direttamente con il prodotto sfuso che presenta sfide tecniche diverse per essere inviato al magazzino. Un ruolo centrale viene svolto qui dalla robotica industriale, con più robot integrati sia lungo la linea che nel fine linea, tutti gestiti dal nostro software che permette il controllo attraverso un singolo interfacciamento con l’operatore e una singola applicazione. Una soluzione che semplifica il percorso del prodotto, ottimizzando i costi e i consumi, tema legato sia alla sostenibilità che all’efficienza produttiva.”
In chiusura, uno sguardo ai mercati dei prossimi anni, seppur in un contesto internazionale dove la programmazione a lungo raggio è sempre più difficile.
“Nonostante le agevolazioni del 4.0 siano quasi terminate, il fine linea rimane una necessità dovuta sia ai costi di manodopera che alla necessità di lavoro sicuro che un fine linea automatizzato permette. Lavoriamo in certificazione con tutte le sicurezze del caso, fornendo soluzioni che supportando l’operatore garantiscono sicurezza ma anche controllo della produzione a tutti i livelli. IPACK IMA per noi è quindi una vetrina sia per i mercati dove siamo ben posizionati sia per eventuali micro-settori dove non siamo ancora entrati.
L’altro grande tema è la sostenibilità che per il nostro settore significa soprattutto il costo energetico, molto impattante nel mondo carta/food che condiziona spesso le produzioni al conto energia. In questo contesto, la nostra flessibilità è un punto di forza. Se poi guardiamo alle aziende che hanno già le linee di pallettizzazione, spesso si trovano a gestire nuove sfide legate alla sostenibilità, con la citata riduzione del packaging secondario e terziario e la necessità di nuove modalità di pallettizzazione. Ecco perché la nostra capacità di progettazione personalizzata permette di rispondere ad esigenze tailor-made ma anche di supportare clienti consolidati nelle loro necessità produttive che sono in costante cambiamento. L’avvento del 5.0 infatti, ci sta portando alla ricerca di soluzioni sempre più sostenibili mirate in particolare alla riduzione dei consumi, aspetto che può essere gestito e razionalizzato sia con il controllo software che con l’uso di soluzioni robotizzate che rimettono nel sistema l’energia prodotta durante la loro attività.



